La sistemazione della villa e dei locali annessi si è rivelata un'impresa di enorme impegno, l’adozione di criteri di restauro filologico ha richiesto alla committenza grande attenzione, una forte attività di ricerca, e una costante presenza.
Alberto ha intrapreso questa sfida senza compromessi, trovando un equilibrio tra la salvaguardia della originalità dell’edificio ed il suo ammodernamento funzionale.
Lo sviluppo di nuovi prodotti è un fattore strategico per Podere Pradarolo.
Alberto Carretti è anche attivo nella presentazione di progetti di sviluppo territoriale incentrati sulla salvaguardia e sullo studio di specie antiche ed autoctone.
Allo stesso tempo è iniziato un impegnativo programma vivaistico per la produzione di materiale genetico proprio, l'impianto di piante madri e l'innesto in campo.
Lo scopo è quello di contrastare la diffusione di molte malattie del legno che stanno devastando i vigneti moderni e di attenuare gli effetti del cambiamento climatico.